martedì 17 luglio 2012

36. L'ultima notte a Schlachtensee

Dopo essermi trascinata per il parco dello studentato, in mezzo a fango, cumuli di neve, sabbie mobili, alligatori e sanguisughe, entrai finalmente nella mia Haus, con lo zaino-slittino-dembulatore in spalla ed il freddo cronico nelle ossa.

In questo pessimo stato venni accolta dal riscaldamento teutonico che, in barba al buco dell'ozono, l'inquinamento ed il risparmio energetico, raggiungeva sempre livelli tropicali. Come un Mammut liberato dai ghiacci presi a zompettare leggiadra per le scale e, dopo essermi fermata in cucina a lasciare in dono un soffice Pandoro, rientrai finalmente nella mia stanzetta.
Questa era ancora linda come sempre, ma ormai spoglia.
Prima di partire, infatti, avevo inscatolato tutto in vista del trasloco imminente, ed il mio mondo ora giaceva accatastato in un angolo.

Infilatami sotto il piumone, trascorsi così la mia ultima notte a Schlachtensee. Una notte di ricordi e bilanci, progetti e paure.
Mi apprestavo a cominciare una nuova fase. Lasciavo il certo dello studentato per l'incerto dell'appartamento condiviso.
Lasciavo le cene con le Comari ed i tè con Fumiki per qualcos'altro, ma non sapevo ancora cosa.

Renée e Gra' avevano scelto di rimanere allo studentato.
La prima nella stanza dalle tende colorate e il profumo di buono. Stanza che aveva visto il lento, lentissimo, ma inesorabile avvicinamento tra lei ed il suo Tandem. No, non la bicicletta, ma Florian. Lo studente tedesco con cui Renée s'incontrava per chiacchierare e insegnarsi reciprocamente le proprie lingue madri. In pratica lei gli parlava in tedesco e lui le rispondeva in italiano.
Incontri e scambi di lingue. Se dovessi scrivere tutti i doppi sensi ed i giochi di parole di cui furono vittime i due innamorati ci potrei aprire un altro blog. Quasi quasi.
La seconda rimase nella sua superaccessoriata camera, dotata di televisore portatile e di un invidiabile guardaroba. Ma anche di un, molto meno invidiabile, vicino russo. Ragazzone spocchioso che si faceva chiamare il Padrino, vantava un intoccabile frigorifero di proprietà, e amava dare il bianco in mutande.

Sissi, La Mari ed Eli, invece, avevano fatto la mia stessa scelta ed avevano già traslocato tutte prima di Natale.
Sissi aveva trovato posto in una villetta stretta stretta e alta alta, con un giardino da curare, il vialetto da pulire, e due germanici coinquilini sulla cui simpatia vertevano e vertono tutt'oggi opinioni contrastanti. Se chiedete a Sissi ed Eli vi diranno che lui era strano e lei simpatica. Ma se chiedete a me, ed ovviamente la mia opinione è l'unica che conti, vi dirò che lui era gentile e lei una "faccia da patata" di rara antipatia.
La Mari aveva scelto di dividere un appartamento con tre ragazzi spagnoli, già suoi vicini di stanza allo studentato. Furono i 3 hermanos e la loro amata Frigerina. Perché quando cresci tra fratelli e studi ingegneria hai pelo sullo stomaco e spirito d'adattamento superiori alla media. Questo gli uomini lo sentono e ti adorano a prescindere.
Eli, esibendo di diritto lo scettro della sfiga, era finita in una casa di pazzi. Con un coinquilino dal passato infelice, il presente incerto, e l'equilibrio labile. Con un'acida massaggiatrice che l'accusava di tutto, dagli aloni sui vetri alla fame nel mondo. E, per non farsi mancare nulla, anche con un giovanissimo rockettaro dalle gambette secche e l'aria triste e confusa di chi è nato nel decennio sbagliato.

Chissà a me cosa sarebbe toccato.

Continua...

10 commenti:

  1. Pancrazia questo episodio è un gioiello! E il mio prossimo post mi è stato ispirato da te in merito a episodio del genere. Se riesco lo posto domani. Mi sa che alla fine la più fortunata per via di coinquilini sei stata tu!!

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  2. Mi vorrei soffermare sull'immagine del Mammut che liberato dai ghiacci zompetta leggiadro.. io ho le lacrime agli occhi.

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  3. E ora, va da sé, siamo tutti curiosissimi!

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  4. E a te chi capiterà, un Hulk mangiatore di spretzel o, finalmente, qualcuno di normale?! Potrebbe essere una strana novità!! Mat

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    1. Wow, ma qua abbiamo un ospite di tutto riguardo.
      Prego, si metta comoda.

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  5. Lo spettacolo e' notevole... Aspetto solo il cocktail con l'ombrellino!! Provvedi tu?!

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    1. Vuoi pure l'ombrellino? Te ne approfitti solo perchè sei un ospite speciale

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