giovedì 18 ottobre 2012

49. Fotoromanza

Ci sono alcune regole, antiche ed obsolete, che stanno alla base della vecchia scuola di corteggiamento. Un esempio?
Ci si conosce, ci si piace, ci si scambia il numero di telefono. Tutto in scioltezza.
Poi, però, non ci si chiama immediatamente. E neanche il giorno dopo. E, spesso, neanche il giorno dopo ancora.
E perché no? Perché non si vuole sembrare troppo disperati.

In realtà, dato che questa regola la conoscono tutti, non ha molto senso applicarla, anzi.
E, infatti, mi risulta che i saggi e disinvolti giovani di adesso la ignorino.
E fanno bene. Eccome, se fanno bene!

Personalmente, l'uomo che mi chiama il giorno dopo acquista mille punti. Perché penso che sia tanto genuino e sicuro di sé dal non farsi problemi.
Se, invece, mi chiama dopo i canonici 2 o 3 giorni, penso che segua le leggi universali del corteggiamento come un (vecchio) quindicenne qualunque. E, ovviamente, invece di acquistare punti, ne perde.

Naturalmente esiste anche l'opzione femminile: "non aspetto la telefonata e chiamo io". Opzione che, da donna di mondo, ho applicato ma solo in alcuni selezionati casi.
Ma non in quel "berlinese" caso. In quell'occasione decisi di mettermi in attesa.
E perché? E chi se lo ricorda! Sono passati 12 anni!

Io aspettai la telefonata di Elmar. Ed Elmar riuscì a stupirmi.
Non positivamente.

Ci eravamo scambiati il numero di telefono (fisso) il sabato sera.
L'apparecchio tacque, come prevedibile, domenica, lunedì, e martedì.
Ma anche mercoledì.
E persino giovedì.

Durante quelle interminabili giornate, pur di non passare le ore in contemplazione davanti al telefono, trovavo ogni scusa per stare fuori casa. Poi, a sera tarda, varcavo la soglia ed ascoltavo sconsolata la segreteria.
C'erano messaggi da parte di tutto il mondo.
Marije, in visita dalla nonna, che mi faceva un salutino.
Un ex fidanzato di Anke (la mia padrona di casa) che, non sapendo della di lei lunga permanenza in Brasile, cercava insistentemente improbabili e tardivi riappacificamenti.
Sissi ed Eli che mi chiamavano per chiedermi se Elmar avesse chiamato.
Insomma, c'erano tutti tranne lui: il teutonico perticone.

La settimana volò via triste e deludente fino al venerdì sera.
Stavo consumando una cena frugale quando il telefono squillò.
Mi precipitai.
Rallentai cercando di darmi un tono.
Mi riprecipitai con la paura di non fare in tempo.
Rallentai nuovamente.
Feci un bel respiro.
Risposi.

"Pronto?"
"Anke sei tu?"
"No, Anke non c'è"
"Dov'è? Le ho lasciato dieci messaggi, perché non mi richiama?"
"Perché sta in Brasile"
"E quando torna?"
"Probabilmente mai! Troverà un bel ragazzone e ci farà tanti pargoli crucchi-carioca. Smettila d’intasare la segreteria. Addio!"

Tornai a tavola con un vago senso di colpa. Ma solo vago.

Dopo un minuto il telefono squillò nuovamente.
Sospirai e risposi, pronta a subire i meritati insulti da parte di un poveraccio che si stava solo dedicando alla vecchia e cara pratica dell’archeologia sentimentale. Ossia il ripescaggio delle ex migliori nei periodi di magra.

"Pronto, mi dispiace, stavo scherz..."
"Ciao, sono Elmar"

Alleluia alleluia alle-e-luia!
Gli angeli cantarono, le trombe squillarono ed il tempo si fermò.
Allelulia alleluia alle-e-luia!

Vi è mai capitato di condurre una conversazione telefonica con una voce controllata, a tratti annoiata, mentre in realtà saltate sul divano e ballate la samba in giro per la casa? Sì che lo avete fatto. L'abbiamo fatto tutti. Lo facciamo tutti.
Lo feci anch'io.
Il lungagnone parlava ed io ancheggiavo per la cucina.
Il perticone parlava ed io esultavo in rigoroso silenzio e scomposta esaltazione.
Infine, concluse le quattro chiacchiere di rito, Elmar si decise a chiedermi di uscire. Nello specifico, m'invitò a far colazione assieme l'indomani.
Io, dopo aver consultato la mia agenda immaginaria ed eseguito una piroetta che neanche la Fracci alla Scala, accettai.

Magari qualcuno di voi si starà anche chiedendo: "Una colazione? Ma che razza d'invito è?"
Beh, per quanto mi riguarda, l'invito a colazione in Germania è il re degli inviti!
La colazione tedesca, la Frühstück , è una sublime tradizione teutonica. Una sorta di brunch light, con dolce e salato mirabilmente abbinati. Una specie di aperitivo antimeridiano innaffiato da spremuta, cappuccino, caffè o latte macchiato.

La Frühstück è la cosa che mi manca di più dei miei giorni teutonici.
La Frühstück è una peccaminosa abitudine del fine settimana.
La Frühstück è il tavolo intorno a cui si riuniscono amici e parenti.
La Frühstück è il godurioso inizio giornata delle coppie felici. E l’unica coccola del giorno di quelle infelici.

Elmar, fortunato ed inconsapevole, scelse per il nostro primo appuntamento la Frühstück ed io, per questo, già sentivo di amarlo. Almeno un po'.

Continua...

16 commenti:

  1. Risposte
    1. A me fanno morire le tue avventure e come le scrivi. Continua così, please!!!

      ---Alex

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  2. Frühstück, un mito, ti chiedono pure se la vuoi kleine o grosse....o come cavolo si scrive, di sicuro so come se magna....una volta son partito prestissimo da casa (Modena) per arrivare a Monaco a farla.....

    arisio

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  3. Però Pancry, scusa eh. Non ci puoi dilettare così, con intriganti, divertenti e avvicenti racconti e poi troncare lì. Basta infliggerci queste torture eh!

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  4. A chi si lamenta delle sospensioni tra un capitolo e l'altro non viene in mente di passare da radiocole e leggersi tutto il tuo blog dall'inizio?
    No perché... non serve che io spoileri, molte cose stanno scritte là!

    Oh lo so che sono anni di blog da riprendere.
    E non sono manco sicura di ricordare bene.
    Ma forse sì, visto come Jane prendeva sempre con timore le mie minacce di spoilerarvi lo spoilerabile.

    ^_^

    Il prossimo racconto di Jane si intitolerà: 50 modi per cucinare il coniglio.

    Un thriller che vi terrà inchiodati davanti allo sportello del forno!

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    1. No, per questa volta sei salva :P
      Ma solo perché il mio racconto dell'Erasmus su Radio Cole s'interruppe molti capitoli orsono.
      Ormai gli spoiler non sono più possibili...a meno che Elmar non decida di fare un'improvvisata su queste pagine O_o...oh cielo! Forse è meglio che mi sbrighi a finire tutto il resoconto!

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    2. Haem... ma leggendo TUTTO il blog, mica solo i capitoli dell'erasmus qualcosa si capisce, si tratta solo di unire i puntini.

      Il problema è che se non c'è la numerazione corretta di come vanno uniti potrebbe uscire qualsiasi cosa.
      Cit. by mammaamsterdam.

      :-D

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  5. Adoro quando mi citano, adesso lo vorrei vedere come virale su Facebook perø`:-)(Rabbit, ma quando l' ho detto?)

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    1. Sai che non mi ricordo proprio quando la ho letta?
      So che era un tuo post, o magari un commento che hai lasciato altrove, ma sono quasi convinta del fatto che era un tuo post e non un commento.

      Decisamente manco di furbizia, voglio dire se manco te lo sai... potrei benissimo fare finta che sia mia. ;-)

      No, non potrei.
      :-D

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  6. Sto già in fibrillazione in attesa del seguito...

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  7. Un appuntamento per colazione sarebbe perfetto per me. A inizio mattinata puoi ingurgitare tutte quei buonissimi dolcetti che si trasformeranno in energia per la giornata :D voglio un ragazzo tedesco!

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