venerdì 17 agosto 2012

41. Chi manca ancora all'appello?

Vi ho già parlato delle Comari, di Ben, di Alan ed anche di Stefan.
Ma l'elenco dei miei maggiori compagni di bisbocce serali non è finito qui. Mancano ancora all'appello: David e Massimo.
Vi consiglio di mettervi comodi, leggere con calma e, se necessario, prendere appunti.

David ci fu presentato da Alan, che a sua volta ci era stato presentato da Ben.
David ed Alan erano irlandesi.
Ben era inglese.
Ben era molto amico di Alan.
Alan era molto amico di David.
David e Ben non si piacevano. Si detestavano in quel modo tranquillo, diplomatico e privo di scenate tipico degli uomini. Uscivano assieme ed erano compagnoni di bevute ma si stavano reciprocamente sulle balle. E anche molto.

A me piaceva Alan. Ad Alan piaceva Elisa. Ad Elisa piaceva David. A David piaceva soprattutto la propria immagine allo specchio.
Dopo innumerevoli manovre diversive, pressioni psicologiche, sequestri di persona e atti di vera e propria coercizione fisica si compì almeno uno dei suddetti sogni romantici. Ed Eli riuscì ad ammaliare il di lei celtico amore.

David e la comare romana, dopo un inizio un poco difficoltoso, divennero dunque una coppia. E che coppia! Dolcemente appiccicosi come il burro con la marmellata. Teneramente indispensabili l'uno all'altra come federa e cuscino. Disgustosamente inseparabili come carta moschicida e mosca spiaccicata.
Insomma divennero insopportabili, asociali e pure un pochetto stronzi.(*)
David guadagnò una compagna devota ai limiti dell'idolatria. Noi perdemmo un'amica.
Ed io, com'è evidente, ancora ne soffro.


Massimo ci fu presentato in qualità di amico, di amici, di amici.
Era italiano, quindi capiva la nostra lingua, le nostre frustrazioni e le nostre difficoltà.
Era gentile e sempre disponibile. Ascoltava le nostre lamentele, asciugava le nostre lacrime e ci teneva la fronte se esageravamo con la birra.
Divideva con noi il letto e le sedute di gossip.

"Massimo, ma ce stai a provà?"
"Sì, perché?"
"Ma non puoi! Tu sei un amico e poi sei gay"
"Ma quando mai???"
"Ah no?"
"No!"

Massimo ora vive felicemente a Berlino con una ragazza italiana, amica di amiche di amiche, conosciuta anni fa lungo strani e misteriosi percorsi.
Com'è piccolo il mondo, com'è strano il destino, e quanto sono imbarazzanti certe cantonate.

(*): l'ho detto. Ci ho messo solo dodici anni ma finalmente sono riuscita a tirare fuori la rabbia repressa da amica abbandonata. La mia analista sarebbe molto orgogliosa di me.

Continua...


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